"Perché correre nelle strade, non lo fate!". Parla la mamma di Federica Canneti
ArezzoTv
“Perché correre, perché? Non lo fate, non correte lungo le strade, meglio arrivare un po' più tardi che non arrivare più”.
A parlare è Rosanna Agnelli, madre di Federica Canneti morta lo scorso ottobre in un incidente stradale lungo la Sr71 all'altezza di Vitiano. Aveva solo 22 anni.
Oggi però non è il giorno in cui i due genitori della 22enne vogliono parlare delle vicende giudiziarie che avranno un loro iter, Rosanna e il marito Marcello sono nella loro Castiglion Fiorentino, comune della Valdichiana aretina in cui Federica viveva con i genitori e la sorella, per sostenere una campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale voluta dall'amministrazione comunale e dalla Polizia municipale. Un'auto incidentata è stata esposta in piazzale Garibaldi, un luogo di transito, un parcheggio dove stazionano ogni giorno le macchine dei tanti avventori che arrivano a Castiglion Fiorentino. Assieme all'auto uno slogan “meglio perdere un secondo per la vita, che la vita in un secondo”. L'auto che è stata esposta, una Fiat Panda, è completamente distrutta e rimarrà lì per circa un mese. Una campagna choc, che ha fatto anche discutere. “Non vorrei mai più accompagnare una mamma e un babbo all'obitorio per riconoscere la figlia – afferma il comandante della Polizia municipale di Castiglion Fiorentino Marcellino Lunghini – queste tragedie accadono tutti i giorni. Ben venga qualsiasi iniziativa di sensibilizzazione anche forte e dura come questa, che deve andare sempre a braccetto con i controlli e con la prevenzione”. Il sindaco non risponde alle polemiche ma rilancia sull'importanza dei comportamenti alla guida. “Non ci sono strade killer o auto killer – afferma Mario Agnelli sindaco di Castiglion Fiorentino – ma comportamenti alla guida killer. Questo è quello che dobbiamo sempre ricordarci. Sono grato oggi alla famiglia di Federica, per essere qui a sostenere la nostra campagna di sensibilizzazione”. La campagna proseguirà con iniziative nelle scuole e con la collaborazione con associazioni del territorio che allestiranno postazioni fisse dove chiunque potrà effettuare un test che simula gli effetti dell'assunzione di alcool e sarà impiegato un simulatore di guida. “Questa sensibilizzazione è quanto mai necessaria – afferma il padre di Federica Marcello Canneti – chi si mette sulla strada alla guida di un auto deve pensare di avere un'arma in mano carica. Dobbiamo sempre avere la massima attenzione e non correre.”