Ricerca ICE su oreficeria, Giordini: “in Europa forte la percezione del Made in Italy”
ArezzoTV
“E' uno studio che evidenzia come sia forte la percezione del Made in Italy nei paesi europei. Tutti tranne la Francia che predilige il Made in France”.
Giordana Giordini commenta i risultati, presentati oggi ad Arezzo presso la sede di Confindustria Toscana del Sud, della ricerca commissionata da Agenzia ICE in collaborazione con Confindustria Federorafi, riguardante i mercati dell’oreficeria e della gioielleria in Europa.
I mercati esplorati sono i “Big Five dell’Europa”, ovvero Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Italia. L’indagine si è posta l’obiettivo di fornire un’analisi completa del settore e di dare indicazioni operative, utili per lo sviluppo del Made in Italy nei mercati esaminati.
“Sicuramente noi siamo molto bravi a produrre – prosegue Giordini - ma dobbiamo unirci di più per comunicare il bello e ben fatto. Comunicare il Made in Arezzo e promuovere il nostro nome”.
Per svolgere questa importante ricerca internazionale, per la prima volta realizzata per il settore dei preziosi, sono stati svolti 21 colloqui con esperti del settore e 3.542 interviste con distributori e consumatori.
Il mercato britannico, secondo i dati della ricerca, è quello più ampio con un valore di oltre 5,2 miliardi di euro, seguono la Francia (4,9 miliardi), l’Italia (4,2 miliardi), la Germania (4 miliardi) e infine la Spagna (1,6 miliardi).
Lo studio ha poi analizzato i canali distributivi. Emerge che in ogni paese le gioiellerie detengono la maggior quota di valore e in Italia arrivano a pesare per il 78%. Le gioiellerie italiane, conferma la ricerca, hanno aumentato le loro vendite negli ultimi anni e mostrano ottimismo per il futuro.
Riguardo le categorie merceologiche dei gioielli acquistati, la ricerca mette al primo posto in Italia i bracciali in argento, diamanti sintetici, pietre preziose e bigiotteria, mentre per i monili in oro prevalgono gli orecchini e quando si acquista un diamante naturale si propende per l’anello (nel 57% dei casi, se si considerano anche le fedi nuziali).
La “bellezza del design” guida gli acquisti, ma il Italia e in Spagna è importante anche che “il design sia nuovo, di tendenza”, mentre in Francia conta molto il “Made in France”, in Germania il “design semplice e funzionale” e nel Regno Unito “l’affidabilità” (reputazione) del brand.
“Bisogna cercare di educare di più i nostri compratori – prosegue Giordana Giordini - in Italia devo dire che i giovani si stanno avvicinando molto al gioiello e quando lo comprano vogliono sapere da dove proviene e quindi avere una traccia. E' una cosa molto importante su cui lavorare”.
In generale, nei Paesi mediterranei vi è una maggiore attenzione al rapporto qualità prezzo.
La sostenibilità della produzione si rivela essere un valore importante e destinato a crescere, ma pesa ancora poco sulle decisioni di acquisto rispetto ad altri fattori. Infine riguardo i prodotti con oro riciclato, ossia oro raccolto e recuperato da scarti di produzione, oreficeria usata, smartphone, PC e immesso nuovamente nella filiera produttiva, in tutti i paesi la ricerca osserva un'elevata propensione all’acquisto, anche se solo il 20% dei consumatori dichiara di avere acquistato prodotti in oro riciclato.