Arezzo: cattivi odori. Il comune: "investimenti e uno studio olfatto metrico"
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“Siamo pienamente consapevoli della problematica che viene quotidianamente monitorata ed è nostra volontà porre in atto ogni soluzione per risolverla, ma occorre innanzitutto fare chiarezza.”
Inizia così una nota dell'amministrazione comunale di Arezzo, a firma del sindaco Alessandro Ghinelli e dell'assessore all'ambiente Marco Sacchetti, in merito ai cattivi odori lamentati da diverse zone nella periferia della città, ormai da oltre un anno.
“Ricordiamo che dalla scorsa estate Arpat e Asl hanno effettuato più di 400 rilevazioni, così come Aisa ha effettuato i dovuti controlli Riguardo invece la natura delle emissioni odorigene viene lamentato frequentemente “odore di spazzatura”: si tratta esclusivamente – precisa la nota - di odori generati dai processi di trasformazione della materia organica provenienti dalla raccolta differenziata e non dalla termo valorizzazione. Su questo punto infatti è di fondamentale importanza essere chiari altrimenti si generano solo confusione ed allarmismo.
Fino all'arrivo del grande caldo però l'esito dei riscontri degli organi di controllo riferiva di un problema estremamente discontinuo e transitorio, tanto da poter essere riscontrato poche volte a seguito delle segnalazioni. Nonostante ciò abbiamo chiesto ad Aisa Impianti di attivarsi per comprendere se la linea di compostaggio dell’impianto potesse essere una causa delle maleodoranze e l’Azienda, per quanto tutte le analisi effettuate continuassero a confermare il rispetto dei limiti sulle emissioni imposti dall’autorizzazione regionale, ha comunque deciso di investire altri 2 milioni di euro nel potenziamento dei biofiltri e dei sistemi interni di monitoraggio su altri punti dell'impianto potenzialmente in grado di emettere cattivi odori”.
Il Comune dal canto suo considerato che ad oggi le cause dei cattivi odori deve essere ancora individuata con certezza, di concerto con Arpat ed Asl, commissionerà ad una società specializzata uno studio olfattometrico di area vasta con l’obiettivo principale di definire in termini quantitativi la natura del fenomeno, la sua diffusione, la sua intensità e persistenza oltre ad indagare la presenza di ulteriori fonti emissive odorigine della zona qualsiasi esse siano che di fatto complicano la situazione.