Il Ministro Schillaci ad Arezzo: "sanità più efficiente"
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“Dobbiamo andare verso una sanità più efficiente e con un giusto equilibrio tra ospedali e territorio”. Lo ha detto il Ministro della sanità oggi ad Arezzo, in un incontro organizzato da Fratelli d'Italia in vista delle prossime elezioni regionali che si terranno il 12 e 13 ottobre in Toscana.
“Abbiamo una sanità di alto livello – ha proseguito il ministro - ogni volta che sono all’estero ricevo complimenti dai miei colleghi europei per la sanità pubblica italiana, mi dispiace che altrettanto, a volte, non avvenga in Italia ma siamo un punto di riferimento al quale altri paesi guardano con attenzione”.
La sanità del territorio è indubbiamente da potenziare e da rendere più omogenea in una Italia a diverse velocità. “Dobbiamo trovare un equilibrio tra ospedale e territorio che è stato un po' la parte più fragile durante il covid – ha proseguito il ministro - oggi abbiamo a disposizione i fondi del PNRR e credo che vadano impiegati bene per far sì che negli ospedali ci sia, soprattutto a livello dei pronto soccorso, una decongestione”. Per arrivare a questo, ha ribadito il ministro, la telemedicina sarà di aiuto.
“Ci sono aree in Toscana, come ad esempio la provincia di Grosseto, che hanno una scarsa densità abitativa. Noi dobbiamo garantire le stesse possibilità di cura a tutti – ha detto il ministro - la telemedicina e la digitalizzazione credo che ci permetteranno di fare notevoli passi in avanti. Su questo stiamo investendo e abbiamo le idee molto chiare, ma cerchiamo una collaborazione dalle regioni”. Una maggiore risposta nei territori è l'istanza che il candidato di Fratelli d'Italia, capolista e consigliere regionale uscente, Gabriele Veneri, raccoglie dai territori.
“Tornare ad avvicinare la sanità ai cittadini – afferma Veneri - avevamo i nostri quattro ospedali di vallata che sono stati depotenziati e smembrati di quelli che sono i servizi basilari”.
E poi il capitolo medici e infermieri, non sarebbe il numero in assoluto a creare problemi, ma la mancata scelta di determinate specializzazioni.
“Abbiamo bisogno di motivare di più i giovani che scelgono di studiare medicina – ha detto il ministro - non abbiamo un problema nel numero totale dei medici, ma il fatto che ci sia una disaffezione verso specializzazioni molto importanti. Non solo la medicina d'urgenza, ma anche in campo oncologico. Penso ad esempio alla radioterapia o all'anatomia patologica. Il 4 settembre ho presentato il consiglio dei ministri una legge delega per il riordino delle professioni sanitarie. E' un mondo che cambia e la sanità ha bisogno di professionisti motivati al passo con i tempi. Dobbiamo valorizzare non solo i medici ma anche gli infermieri e tutto il personale socio sanitario e pagarli meglio, ma soprattutto dare loro possibilità di carriera diverse e un ambiente di lavoro più sereno”.