Arezzo, Zuppi a Rondine: "necessaria una pace giusta". In duemila alla marcia per la Pace
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In duemila da Arezzo a Rondine in marcia per la Pace. Così gli studenti aretini assieme a quelli del Borgo di Rondine Cittadella della Pace lanciano il loro messaggio al mondo e chiedono la fine di tutti i conflitti.
Parte così la quattro giorni della settima edizione di YouTopic Fest 2023, il Festival internazionale sul conflitto che aprirà le porte della Cittadella di Rondine.
“Nel tempo accelerato, quale spazio alla fragilità e al dolore?”.
È questo il titolo del festival che ha visto nel pomeriggio l’intervento del card. Matteo Zuppi, presidente della CEI, reduce dal suo viaggio in Ucraina.
“Mi porto il ricordo di tanta sofferenza e la necessità di una pace giusta.” Ha detto Zuppi.
Nel borgo di Rondine cittadella della Pace ad Arezzo arriva anche l'imprenditore Brunello Cucinelli, presidente e fondatore della Brunello Cucinelli spa.
“L'idea di Rondine è stata affascinante e geniale da sempre – ha detto Cucinelli – quella di far sì che esseri umani che sono in conflitto possano convivere. Una bella idea sono felice di essere qui. Abbiamo bisogno di trovarci. Abbiamo vissuto gli ultimi 30 anni pensando che potevano bastarci tecnologia e scienza e invece abbiamo bisogno anche dell'anima”.
Poi incalzato dai giornalisti sulla situazione economica italiana ha detto: “noi siamo stati in grado, grazie al nostro stato sociale, di non licenziare. Quindi, nel mondo mancano prodotti. Noi siamo in grado di produrli, perchè abbiamo una struttura produttiva”.
L'esempio di Rondine, dove gli studenti che arrivano da paesi in conflitto e riescono a convivere, lo hanno potuto toccare con mano anche ragazzi che arrivano dalla Russia e dall'Ucraina. Adesso ospiti dello studentato di Rondine.
“Credo che la missione della Santa Sede sia molto importante – ci racconta una studentessa ucraina – al tempo stesso è importante capire su che basi questa pace è possibile. In questo dialogo tutte le parti devono essere ascoltate e comprese, nella loro integrità e complessità”.
“Il primo passo per la pace è fra i popoli – afferma uno studente che arriva dalla Russia – se i popoli si parlano e si comprendono possono influenzare anche chi li governa e spingerli ad un dialogo”.