Monsignor Bizzetti a Rondine. "Costruire relazioni che durino nel tempo"
ArezzoTv
“Sono pieno di stupore nel vedere come poche persone, in pochi anni, con coraggio hanno creato un seme che speriamo possa essere seminato nei diversi contesti, un seme di pace, di fraternità, di comprensione tra diversi. Persone che hanno avuto il coraggio di credere e portare avanti questo loro sogno che anche il sogno di Dio, avere una famiglia unita dove non si litiga dalla mattina alla sera”.
Queste le parole di mons. Paolo Bizzetti, vicario apostolico dell'Anatolia e presidente di Caritas Turchia, oggi in visita a Rondine per rincontrare Janbert, il giovane turco selezionato per la seconda edizione del progetto “Mediterraneo Frontiera di Pace. Educazione e riconciliazione” affinché possa formarsi per un anno nella Cittadella della Pace e tornare nel proprio Paese per contribuire a sviluppare progetti a supporto della comunità locale insieme a Caritas. “Per noi è un investimento come Vicariato di Anatolia, quello che facciamo su questo giovane perché a sua volta porti il messaggio di Rondine con la sua testimonianza di vita e con quello che farà, affinché anche lui diventi un seme nel sud della Turchia”.
Un impegno quanto mai necessario oggi alla luce del terremoto che si è abbattuto in questi giorni nel sud- est del Paese. “Una situazione molto dura, molto difficile, le proporzioni di questo cataclisma le stiamo scoprendo di ora in ora, il numero dei morti continua ad aumentare”.
Continua il Vicario apostolico. “Ma è una occasione per interrogarci su cosa è essenziale, la corsa al denaro, alla sopraffazione, nell’architettura come nella vita, costruire cose relazioni che durino nel tempo”.