Amministrative ad Arezzo. Tenti: "pronto alla sfida. Uniti si vince"
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“Sì, mi dicono tutti che è una vitaccia, ma vedete io sono nato, cresciuto e maturato ad Arezzo.
L'amore è una parolona, ma è corretta. E' l'amore per la mia città, per la mia terra, che sono certo sia condiviso da tantissimi di coloro che mi stanno leggendo, che mi spinge a fare qualcosa di più.” Stefano Tenti spiega così il motivo della sua disponibilità ad essere candidato alla carica di primo cittadino ad Arezzo. Le elezioni ci saranno nella primavera 2026. La sua posizione, ormai nota, è nel centro sinistra. Tenti ha alle spalle una brillante carriera nel mondo sanitario, iniziata come urologo e proseguita come manager. Sa.pr.a. e Centro chirurgico toscano sono le tappe che hanno segnato il suo percorso. Strutture d'eccellenza a cui si rivolgono migliaia di persone ogni anno.
“Mi ritengo molto fortunato – prosegue - nella mia vita, per la famiglia, per il lavoro che ho fatto, per mille cose. Forse se posso restituire, se i miei concittadini riterranno opportuno che io possa restituire, mi farà ancora più piacere”.
Il toto candidati per la poltrona di sindaco ad Arezzo è iniziato mesi fa, ma adesso, dopo le elezioni regionali il cerchio inizia a stringersi. Per la coalizione di centro sinistra sono due i nomi che circolano, quello di Stefano Tenti appunto e quello di Vincenzo Ceccarelli, consigliere regionale uscente del Pd. E poi c'è Marco Donati, anche lui di area centro sinistra, che da tempo ha annunciato di volersi candidare a sindaco.
“Le elezioni regionali che si sono appena concluse – prosegue Tenti - hanno evidenziato che Arezzo è contendibile. Nel comune di Arezzo ha avuto una leggera prevalenza di voti il centro-sinistra.
Sì uno dei nomi che rimbalza è anche il mio. La mia posizione è semplicissima: se il centro-sinistra unitariamente dovesse pensare che il mio nome è adeguato, io sarò orgoglioso di essere stato indicato e volentieri faremo insieme questa battaglia. Ma se sarà scelto un altro, senz'altro sarà un nome migliore del mio, andrà bene lo stesso. Purché questa scelta venga fatta rapidamente. Agli amici, mi piace chiamarli così, del centro-destra dico che vorremmo stare un passettino più avanti. Vedo che anche loro hanno delle difficoltà, se nel centro-sinistra si risolvono prima, perché no?”
Su Donati e Ceccarelli, poi afferma: “Marco si è posizionato da solo, da sempre. Il suo parere va senz'altro rispettato – afferma Tenti - ha detto che vuol fare il sindaco, che quindi si candida indipendentemente dalle opinioni di tutti gli altri. Che posso dire? I migliori auguri! Ovviamente se il candidato del centro-sinistra dovessi essere io o qualcun altro, un altro nome che circola prestigiosissimo è quello di Vincenzo Ceccarelli, faccio ugualmente gli auguri a Marco, ma spero di vincere io o Vincenzo”. Di fatto, nelle dinamiche del voto alle amministrative, la componente del candidato peserà non poco, come sempre. La partita, secondo Tenti, è apertissima. L'importante è che il centro-sinistra si presenti unito.
“Arezzo non è mai stata una città dove il centro-sinistra ha avuto una maggioranza schiacciante e così per il centro-destra – afferma Tenti - in alcuni casi ci sono state vittorie evidenti, che però sono dipese da fattori contingenti e anche dal nominativo del candidato. Trovare una soluzione quanto più possibile unitaria è del tutto auspicabile. Ad Arezzo siamo sempre stati, la parola non piacerà a molti, ma comunque moderati. Questo trend, a mio parere, deve continuare e se possibile facendo vincere la mia parte, che è il centro-sinistra”.
Nella storia politica di Tenti c'è la Dc, oggi, dichiara lui stesso “non appartengo ad alcun partito, sono stato orgoglioso di essere stato democristiano, ma sono 30 anni che la Dc c'è più, quindi non appartengo ad alcun partito”.