Eugenio Giani ad Arezzo per la presentazione della lista civica Casa Riformista
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“Ci sono personalità civiche e riformiste ovvero persone che sono entrate in contatto con me indipendentemente da partiti o forze politiche in questi cinque anni e riformiste cioè espressione di partiti, Italia Viva, + Europa, il partito socialista e il partito repubblicano, che piuttosto che presentare la propria lista hanno preferito aderire a questo progetto”.
Così Eugenio Giani, presidente uscente della Regione Toscana e candidato alle prossime elezioni regionali, ieri ad Arezzo per la presentazione della lista civica che lo sosterrà “Eugenio Giani Presidente – Casa Riformista”.
Scuola, sanità e lavoro le tre direttrici su cui verterà l'impegno maggiore di Giani, in caso di riconferma alla guida della Regione Toscana. Quattro le liste che lo sostengono: Pd, Movimento 5 Stelle, Avs e Casa Riformista. All'interno di quest'ultima, anche medici ed esponenti del mondo sanitario. Capolista il medico aretino Perguido Ciabatti.
“Ho preso questa decisione dopo 38 anni di lavoro sempre nella sanità pubblica – ha detto Ciabatti - credo profondamente che la sanità pubblica sia un valore da difendere. Questa sanità pubblica che ormai da più di 20 anni viene assaltata. E' invece l’unico baluardo contro le differenze sociali. Ho deciso di dare il mio contributo di esperienza, sia dal punto di vista sanitario che da un punto di vista organizzativo, perché conosco bene i punti che sono da toccare”.
Assieme a lui, in ordine di lista: Caterina Mercati, Francesco Carbini, Sarbit Kaur, Giovanni Grasso, Sonia Sodo Rossano Cortini ed Elena Bianchi.
“La decisione di candidarmi arriva dall’esperienza maturata in questi anni nel settore sanità – afferma Giovanni Grasso - sono stato contattato in persona dal presidente Eugenio Giani proprio per mettere a disposizione le mie capacità all’interno del settore sanitario, acquisite da presidente dell’Opi (Ordine delle professioni infermieristiche ndr). Prima di tutto, vorrei riuscire a migliorare le condizioni della sanità aretina, a partire dall'ospedale San Donato, ma anche degli altri ospedali di vallata. Una sanità pubblica ed equa che garantista tutti coloro che hanno necessità di cure”.