Incidente in A1, autopsia sulle tre vittime. Camionista colto da malore alla notizia delle morti
ArezzoTV
Ha avuto un mancamento quando ha saputo che erano morte tre persone, il camionista che guidava il tir piombato sull'ambulanza della Misericordia di Terranuova Bracciolini.
L'incidente, avvenuto lo scorso lunedì sul tratto aretino dell'A1 tra Arezzo e Valdarno, è costato la vita a tre persone. Gianni Trappolini, 56 anni storico dipendente della Misericordia di Terranuova Bracciolini, Giulia Santoni 23 anni giovane e appassionata studentessa di scienze infermieristiche che stava svolgendo il servizio civile alla Misericordia terranuovese e Franco Lovari 75 anni, paziente dell'ospedale del Valdarno. Intanto vanno avanti le indagini da parte della polizia stradale per capire bene la dinamica di quanto accaduto. Al vaglio degli inquirenti la “scatola nera” del tir che ha travolto e schiacciato l'ambulanza e il cellulare del camionista 57enne, che si trovava alla guida. L'uomo, ancora ricoverato all'ospedale di Careggi, è indagato per omicidio stradale plurimo e lesioni. Avrebbe saputo solo oggi di quanto accaduto e del fatto che sono morte tre persone. Colto da malore, è stato assistito dal personale sanitario dell'ospedale fiorentino.
Ieri a Terranuova una partecipata e toccante fiaccolata, poi una veglia di preghiera per ricordare le tre vittime. Le divise della Misericordia, delle altre pubbliche assistenze, del 118 e di tutto il mondo della protezione civile si sono confuse con la gente, tanta. Circa 1.200 persone, che hanno voluto essere presenti. Tra loro Mons. Franco Agostinelli (Correttore nazionale delle Misericordie d'Italia), il presidente della Federazione Toscana delle Misericordie Alberto Corsinovi e Don Simone Imperiosi (correttore regionale Federazione Regionale delle Misericordie della Toscana).
“Siamo tutti sconvolti per quello che è successo – afferma Mons. Agostinelli - siamo qui per essere vicini ai familiari delle vittime e alla misericordia di Terranuova Bracciolini. Di fronte alla morte tutti noi sperimentiamo questa impossibilità di fare e di dire. Siamo qua per condividere con loro questo momento tremendo e perché non sia la morte anche della speranza che ci portiamo nel cuore”. E poi tanti cittadini. “Fanno parte della nostra comunità, penso sia il minimo essere qui stasera – ci racconta un cittadino – è una tragedia immane. Anche mia moglie ogni giorno va e viene dal Valdarno verso Arezzo, lavora in ospedale. Si sta sempre con il cuore in gola”.
Nella Chiesa di Santa Maria Nuova la veglia di preghiera. Ad ogni lettura la platea scandiva “Che Iddio te ne renda merito” (il motto della Misericordia ndr). Un frase che sembrava quasi una carezza alla mamma di Giulia e ai familiari di Gianni e Franco presenti alla veglia.
E' stata proprio la figlia di Franco a lasciare un biglietto per il babbo nelle ceste che si trovavano sull'altare della Chiesa Santa Maria Nuova.
“Ciao babbo proteggici e con Giulia e Gianni riposate in pace. Serete sempre nei nostri cuori”.
La Misericordia di Terranuova Bracciolini ha anche avviato una raccolta fondi, per sostenere le famiglie in questo difficile momento. A Terranuova prosegue il lutto cittadino che andrà avanti fino al giorno dei funerali. Sono attese migliaia di persone, forse anche un rappresentante del governo.